La fauna del parco: Il corvo imperiale (Corvus corax)

Il corvo imperiale (Corvus corax) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Corvidae.

Assieme al congenere Corvus crassirostris rappresenta il più grande rappresentante della propria famiglia.

Originario dell’Eurasia, il corvo imperiale sfruttò il ponte di terra dello stretto di Bering formatosi durante le ere glaciali del Pleistocene per colonizzare il Nord America: si tratta quindi di uno dei pochi animali (fra gli altri vi sono ad esempio l’alce, il lupo e l’orso bruno) ad essere presente in ambedue i continenti senza esservi stato importato dall’uomo. Nonostante sia assai ben diffuso e rappresentato in tutto il suo areale, a causa della sua naturale diffidenza e circospezione il corvo imperiale risulta assai più raro da avvistare rispetto ad altri corvidi, come ad esempio le cornacchie.

La sua innata cautela lo porta infatti ad eleggere a propria dimora luoghi selvaggi e relativamente difficili da raggiungere, come aree rocciose e foreste, anche se qualora non venga disturbato dall’uomo può frequentare anche ambienti antropizzati.

Pur essendo un parente abbastanza stretto dei comuni passeri e canarini, si può dire che il corvo imperiale sostituisca gli avvoltoi nell’emisfero boreale. Rispetto a questi ultimi, tuttavia, la sua dieta risulta assai più varia, in quanto esso si nutre praticamente di tutto ciò che è in grado di inghiottire dopo averlo spezzettato col forte becco.

Il corvo imperiale occupa l’areale naturale più vasto fra gli uccelli (oltre 10.000.000 km²): la specie è infatti diffusa in tutta Europa (Isole Canarie, Islanda, Gran Bretagna ed Irlandacomprese, mentre manca quasi del tutto dall’Europa centrale), in Asia centrale e settentrionale (a sud fino all’Iran e all’India settentrionale), in Africa settentrionale, in America Settentrionale e Centrale (ad eccezione degli Stati Uniti sud-orientali) a sud fino al Nicaragua, oltre che in molte isole del Pacifico.

In Italia, il corvo imperiale risulta piuttosto raro, tanto da comparire fra le specie inserite nel Libro Rosso degli Animali d’Italia: sull’intero territorio nazionale ne è infatti censita una popolazione totale inferiore alle 15.000 unità, con un numero di coppie nidificanti compreso fra le 3.000 e le 6.000, concentrate lungo l’arco alpino, in Sardegna, nel Gargano e lungo l’Appennino Meridionale, ma presenti grossomodo in tutte le aree rocciose del Paese.

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